“Alcune vette, ergendosi più arditamente, bucavano le grigie nubi e riapparivano al di sopra dei mobili vapori, simili a scogli emersi in pieno cielo”.

Sfogliando le pagine di Viaggio al centro della Terra, di Jules Verne, sembra di intravedere un panorama fantastico, a noi molto familiare, specialmente in questo periodo dell’anno. Stiamo parlando, naturalmente, di San Vito di Cadore, splendida località turistica, in provincia di Belluno, nuovamente protagonista del podcast L’Italia in valigia.

Per noi di Italian Hotel Group, quest’incantevole territorio ricorda qualcosa in particolare: alle pendici delle meravigliose Dolomiti, a pochissimi metri dagli impianti sciistici del comprensorio cittadino sopracitato, sorge la deliziosa struttura di HG Casa Montana: un perfetto mix fra tradizione e contemporaneità, una vera e propria meta ricercata dagli appassionati della montagna nonché perfetto quartier generale da cui poter ripartire alla scoperta di suggestivi itinerari escursionistici nella splendida cornice montuosa dell’hinterland bellunese. HG Casa Montana permette di ospitare fino a cento persone in stanze singole, doppie, triple e quadruple, tutte dotate di servizi privati e dall’arredamento semplice e confortevole; caratterizzate da un’atmosfera particolare e tipica della zona alpina, sono le camere mansardate con soffitto in legno e abbaino: il modo migliore per ammirare le stelle durante una chiara e limpida serata, all’ombra delle vette circostanti. HG Casa Montana dispone anche di camere comunicanti per rendere ancor più confortevole e pratico il soggiorno di famiglie numerose, grazie alle quali ogni singolo ospite può trovare e vivere i propri spazi ed avere il massimo della privacy.

Nel cuore di questo straordinario complesso territoriale risulta davvero impossibile non focalizzarsi su uno dei tanti cavalli di battaglia della zona: la cucina. Tra i primi piatti del bellunese è doveroso menzionare i Casunziei (ravioli a mezzaluna ripieni di zucca o spinaci), o gli gnocchi di patate o zucca con ricotta affumicata e, come in Alto Adige, i famosi canederli; in alternativa, una sostanziosa zuppa d’orzo difende chiunque dalle temperature rigide del periodo. Tra i secondi piatti la selvaggina la fa da padrona insieme alla classica polenta, altra protagonista indiscussa della tradizione culinaria dolomitica. A chiudere il succulento pasto i Carfogn, biscotti tipici delle valli bellunesi, a base di semi di papavero, cioccolato, zucchero, latte e acquavite. Una bontà indescrivibile, provare per credere.